Prima settimana di lezioni all’I.C. Lombardo Radice-Pappalardo

CASTELVETRANO – All’I.C. Lombardo Radice-Pappalardo si è già conclusa la prima settimana di scuola, avviata il 12 Settembre. Questo momento è sempre di grande importanza per tutto il personale che vive nella Scuola, per i ragazzi che ritornano tra i banchi e per le famiglie. E come ogni anno è contrassegnato da grandi speranze. Dopo il prestigioso riconoscimento per il quinto anno consecutivo quale Scuola Amica UNICEF e l’avvio di numerose e significative esperienze di formazione destinate ad alunni e Docenti, la Dirigente Barone, nel suo discorso rivolto a tutto il personale della Scuola, ai ragazzi e alle famiglie, ha sottolineato che “Il nostro obiettivo finale è quello di creare sani, corretti e preparati cittadini che sappiano dare un contributo fattivo alla società, ma che sappiano anche essere protagonisti della propria vita, facendo emergere talenti e attitudini che ciascuno possiede, nel rispetto del talento e della propensione altrui”. Grandi e piccini hanno varcato il portone dei plessi dell’Istituto animati da gioia e interesse a ricominciare le lezioni con serenità ed impegno: denso di emozioni l’ingresso vissuto dai bambini che si sono inseriti nella scuola dell’Infanzia e l’entrata degli alunni nelle prime classi di scuola Primaria e scuola Secondaria di primo grado. La Dirigente ha dato loro una calorosa accoglienza, ha incontrato tutti gli studenti recandosi nei vari plessi perché il momento dell’accoglienza è decisivo per creare un “clima di benessere scolastico”. Tutti gli insegnanti nei giorni scorsi si sono impegnati per poter rendere indimenticabile, più accogliente e integrante questo momento. Nel suo intervento il Presidente della Repubblica, che ha inaugurato il nuovo anno scolastico, ha ribadito che “La scuola è il luogo dove i bambini e i ragazzi apprendono i fondamenti della conoscenza. Dove fanno i conti con la propria storia e con le proprie radici. Dove si cimentano con la diversità e la convivenza. Dove si appassionano all’arte, alla letteratura, alla scienza, alla tecnica, disegnando il cammino del proprio domani. Dove sperimentano la padronanza di sé, dei propri sentimenti, del vivere insieme. Perché la scuola è la prima e la più importante risposta al degrado. E’ la buona scuola lo strumento più efficace e prezioso di cui la Repubblica dispone per creare e diffondere tra le giovani generazioni una cultura della legalità, della convivenza, del rispetto. Occorre rendere appetibile, accattivante, anche divertente l’insegnamento, la frequenza scolastica. Occorre trasmettere il gusto per l’apprendimento, per la cultura, per la vita insieme”.


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