La Valle del Belice (con Selinunte dentro) per una nomination a patrimonio Unesco

PARTANNA – Le bellezze archeologiche e culturali di un intero territorio, quello belicino, diventerebbero oggetto di un percorso storico-culturale riconosciuto come patrimonio dell’umanità: il percorso comprenderebbe non solo Selinunte, ma anche le Cave di Cusa e i siti culturali di Partanna e Gibellina.

E’ quanto ha ribadito il commissario dell’Unesco Raymond Bondin nel corso del Convegno che si è svolto al Baglio Florio di Selinunte il 15 e 16 Aprile con “continuazione” al Castello di Partanna dove il commissario Unesco Bondin ha evidenziato la sua idea pregnante di “territorio della Valle del Belice” e di valorizzazione non solo di Selinunte e delle sue evidenti bellezze ma di valorizzazione, che la comprende senza sminuirne l’importanza, di un intero territorio che le sta attorno con le sue straordinarie eccellenze culturali. “Selinunte – ha detto Bondin – è ritenuto da tanti di voi il posto più bello del mondo e lo è, ma non solo; l’Unesco riconosce che è meglio parlare del territorio insieme”.

Abbiamo chiesto al sindaco di Partanna, Nicolò Catania di intervenire a proposito. “Non posso che ribadire – ci ha detto – quanto ho da sempre sostenuto come l’esigenza di costituire a sistema un intero territorio (che comprenda certamente Selinunte ma non solo), perché possa svilupparsi unitariamente con vantaggio di tutti. Il biglietto unico Selinunte, Cave di Cusa e Partanna introdotto a livello sperimentale vuole evidenziare, infatti, che questo è un unico territorio e un’unica comunità che vuole crescere e progredire insieme. L’ho ribadito in privato al Commissario dell’Unesco Bondin ma anche in sede pubblica nell’incontro di sabato scorso al Castello di Partanna davanti ad un folto e qualificato pubblico, sottolineando l’inutilità di assurdi campanilismi. Non possiamo che essere nella stessa lunghezza d’onda del Commissario Bondin”.

Questi, a sua volta, nel suo intervento partannese ha sottolineato che l’Unesco “non crea patrimonio, ma valorizza patrimonio e valorizza il patrimonio che si presenta all’Unesco. La cosa più importante è abbattere le rivalità che non portano a niente. L’Unesco riconosce che è meglio parlare delle cose insieme e di tutto un territorio e per me deve uscire la nomination del territorio della Valle del Belice che non significa abbassare l’importanza di Selinunte, tutt’altro”.


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