Un lavoro teatrale portato in scena il 28 gennaio all’interno del carcere dell’isola

FAVIGNANA – Il progetto “Papillon”, nato da un’idea dell’attrice Stefania Orsola Garello, residente a Favignana, che dopo l’esperienza di volontariato con circa 12 detenuti/protagonisti, ha ottenuto un finanziamento dal Ministero della Giustizia, utile alla realizzazione del lavoro dal titolo “NUDDRO”, termine che in dialetto significa “Nessuno”.

“Sulle orme dell’eroe omerico – dice la Garello – focalizzo il mio intervento sul VIAGGIO. L’ODISSEA, che i ragazzi compiono, sia nella loro vita che nel mio percorso. Il concetto di base è che siamo in viaggio, insieme, costretti dai limiti imposti dalla detenzione, dove in qualche modo mi ritrovo a guidare i compagni di fato, con la mia esperienza e la mia curiosità umana ed artistica”.

Un parallelismo che si adatta anche alla differenza tra i “nobili” compagni di Ulisse, costretti a lasciare casa e famiglie, per andare ad ammazzare, rubare, violentare e razziare in nome della lega greca, dell’onore di Menelao, dietro il quale si nascondono le mire espansionistiche ed egemoniste di Agamennone, e i “galeotti”, picciotti utilizzati dal sistema mafioso, o facilitati nel delinquere dall’ignoranza o dalle condizioni di una società alla deriva, oltre che dalla fuga dalla povertà.

“Quello che cerco di fare – aggiunge Stefania Garello – non è giustificare, ma capire e raccontare. Chiedendomi: perchè li identifichiamo come eroi nell’epica tramandata e poi stampata, e, invece, reietti nella casa di reclusione? Per me resta importante focalizzare l’attenzione sulla loro trasformazione in viaggio, ossia la vita fatta di incontri belli e brutti, con la discriminante del libero arbitrio, la scelta: punto su cui mi permetto di favorire ed indirizzare la crescita delle persone con cui sono in contatto”.

Evidente, in questo lavoro, il ruolo dell’isola di Favignana, che risulta terra di coatti, di confino, che ospita e trattiene persone che pagano il loro debito con la società e spesso poi spiccano le ali su questa stessa isola. Ma non volano via: diventano liberi.

Il progetto si avvale del patrocinio del Comune di Favignana – Isole Egadi

 

 

 

 


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